Dopo una stagione disastrosa, il nuovo Barca di Luis Enrique cerca di rispondere al decimo trionfo europeo del Real Madrid con Suarez
Per il Barcellona la stagione 2013-14 si è rivelata un vero disastro, reso ancora più amaro dal decimo sigillo in Champions League degli odiati rivali del Real Madrid. Ora i catalani sono chiamati all’immediato riscatto, sotto la guida di quel Luis Enrique che dopo il fallimento romano è chiamato a dimostrare di essere in grado di gestire una squadra importante. Un compito non semplice, che però la società sta cercando di agevolare al massimo, mettendogli a disposizione una squadra in grado di rispondere ai suoi input.
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Se in molti hanno provveduto negli ultimi mesi a dichiarare ormai finita l’epoca del tiki-taka, ovvero del possesso di palla esasperato al massimo, proprio Luis Enrique potrebbe essere l’uomo in grado di rispolverarlo o di affossarlo definitivamente. L’esperienza romana ha in effetti fatto capire come non basti tenere palla se non si predispongono accorgimenti difensivi all’altezza e proprio questo potrebbe alla lunga rivelarsi un pericoloso tallone d’Achille per i blaugrana. Anche se molto potrebbe in effetti dipendere da un attacco che con l’acquisto ufficiale di Luis Suarez dal Liverpool, per una cifra compresa tra i 75 e gli 81 milioni di euro, si preannuncia stellare.
Dopo il morso a Chiellini e la relativa squalifica, per l’attaccante uruguayano si presenta l’occasione dell’immediato riscatto, in una squadra che può presentare un tridente da favola, in cui Messi sarà chiamato a fungere da rampa di lancio per le incursioni di due fuoriclasse come lui e Neymar. Un tridente che però lascia qualche perplessità a tutti coloro che continuano a ritenere indispensabile la presenza di attaccanti dotati di forza fisica e in grado di fare a sportellate con i giocatori avversari, quando le difese si chiudono in maniera ermetica. Come è del resto successo nella partita con l’Atletico Madrid che ha sancito il trionfo degli uomini di Simeone, quando il continuo affaccendarsi di Messi non è riuscito a trovare sbocchi apprezzabili. Un ritornello che rischia di riproporsi di nuovo quest’anno. Sarà Suarez l’antidoto giusto?