Con il girone di andata appena conclusosi, in Serie A si comincia a parlare finalmente di scudetto. L’obiettivo finale e la meta da raggiungere per i club che sono in lotta tra di loro. Su di tutti Juventus ed Inter, che sono appena all’inizio del loro testa a testa: i bianconeri, complice la vittoria di San Siro e qualche passo falso non atteso dai nerazzurri, ora comandano a più quattro punti. Ma si tratta di una corsa più accesa che mai e che mette al centro del duello anche altre protagoniste: Lazio, Atalanta, Roma. E non solo. Chi vince in Serie A quest’anno?
Le quote per la vittoria dello scudetto sono a favore chiaramente della Juve, data come vincitrice da bwin a 1.36: i bianconeri partono col favore del pronostico, complice il monopolio che da otto anni tengono avanti. Il sarrismo, però, al momento poco si vede e parte della tifoseria ha cominciato a storcere il naso per una squadra dal grande potenziale ma talvolta, inaspettatamente, autolesionista. I punti sull’Inter per ora sono quattro, che di certo non fanno dormire sonni tranquillissimi. Diventano tre sulla Lazio, se si considera che i biancocelesti hanno una gara da recuperare. Per ora l’asticella in casa bianconera viene tenuta alta da Dybala e soprattutto da Cristiano Ronaldo, reduce da un periodo di forma stellare. Basterà?
Di certo non lo spera l’Inter di Antonio Conte, in piena corsa per il titolo e per i bookmakers quotata a 4.50: i nerazzurri, per ora, hanno già fatto più di quanto ci si aspettava. Ora per Lukaku e compagni è tempo di un ulteriore passo in avanti, e in questo c’è tutto l’ausilio del mercato: dopo Young e Moses, passi avanti sono stati fatti per Eriksen, sempre più nerazzurro. Una squadra pronta ad insidiare la Juve: sarà battaglia fino alla fine.
Ed in questo tam-tam balla anche la Lazio, clamorosamente in corsa e libera da ogni altro pensiero: fuori dall’Europa League e fuori dalla Coppa Italia, i biancocelesti, la cui quota è di 6.50, sono pronti a stupire e ad inserirsi approfittando di eventuali passi falsi di Juve e Inter. Undici vittorie consecutive, una rosa sull’onda dell’entusiasmo e un allenatore, Inzaghi, pronto a fare ancora un passo in più. Giornata dopo giornata la quota dei laziali si abbassa, sicuramente Immobile e compagni vogliono continuare a stupire.
Tolte queste tre, seguono tutte le squadre che completano il primo sestetto del campionato: l’Atalanta dei miracoli di Gasperini, per esempio, quotata a 101.00, è un avversario sempre ostico, nonostante qualche scivolone di troppo (non ultimo quello contro la Spal). Gli orobici però quasi sempre strappano applausi e spettacolo, ma proprio gli stop rischiano, alla lunga, di minare un percorso che finora merita solo complimenti. Dicasi lo stesso della Roma di Fonseca, partita tra lo scetticismo e brava a consolidare un quarto posto che finora è ben saldo. La quota scudetto dei giallorossi è la stessa dell’Atalanta e il problema nella Roma è probabilmente lo stesso: troppi passi falsi, uno shock recente con la perdita di Zaniolo, ed il caso-mercato Politano-Spinazzola. Tutta carne a cuocere su un fuoco quasi sempre rovente. Lo scudetto, per Atalanta e Roma, è improbabilissimo. Ma nel calcio le probabilità lasciano il tempo che trovano.
Tra le quote c’è spazio anche per le sorprese: a 501.00 si trova il Napoli, reduce da un campionato finora disastroso, che parla di ventiquattro punti e un quattordicesimo posto che smentiscono tutti i pronostici della vigilia. Per Gattuso l’arduo compito di raddrizzare una situazione ormai compromessa, dopo anni di lotta e di dominio dei partenopei su quasi ogni campo d’Italia. Servirà un miracolo, anche solo per l’obiettivo minimo della Coppa Italia. Chi invece ha una quota più alta del Napoli è il Cagliari (751.00): i sardi hanno cominciato come meglio non potevano, facendo gridare al miracolo. A fine girone d’andata però le cose sono cominciate ad andar storte e ai risultati utili sono seguiti sconfitte e pareggi. Un po’ troppo per una squadra che, comunque, può dire la sua per una qualificazione in Europa League che sarebbe un già grande, forse grandissimo traguardo.