Mancini al posto di Mazzarri: un’operazione senza senso?

Roberto Mancini

Roberto Mancini prende il posto di Walter Mazzarri e l’Inter ci rimette una barca di soldi, 35 milioni: e il fair play finanziario?

La Serie A si interroga su quanto sta accadendo a Milano, sponda nerazzurra, con la cacciata di Walter Mazzarri e l’arrivo di Roberto Mancini. Un segno del fallimento già in atto, che però potrebbe presto trasformare il buco in una vera voragine. In effetti bastano quattro rapidi conti per capire come la mossa Erik Thoir sia difficilmente comprensibile.

Per i prossimi due anni e mezzo, infatti, il nuovo tecnico sarà iscritto a libro paga per 2,7 milioni dei restanti mesi della stagione, più i quattro all’anno che prenderà nelle due stagioni successive. A questa cifra vanno poi aggiunti i quattordici milioni che costerà Mazzarri, a meno che non trovi una squadra che se ne accolli lo stipendio. In totale sono ben 35 milioni lordi, una cifra stratosferica, soprattutto per una società come l’Inter che è indagata dall’Uefa per la violazione al Fair Play finanziario. Come farà Thoir ora a convincere i vertici della federazione internazionale, con una operazione che tutto sembra fuorché un modo per poter rientrare nei criteri finanziari imposti dalla stessa?

Anche dal lato tecnico, però, la scelta di Thoir sembra fare acqua da tutte le parti. Mancini, infatti, non è propriamente un ricostruttore, uno di quegli allenatori che amano costruire la squadra dalle fondamenta, dandogli magari la propria impronta, bensì una sorta di selezionatore. Le sue selezioni, peraltro, risultano sempre molto costose, come quelle operate al Manchester City dello sceicco Mansour. Peccato che Thoir non sia Mansour e che l’Inter attuale abbia una rosa non eccelsa. Sembra molto complicato vedere Mancini operare con un organico come quello attuale e con la prospettiva di dover lavorare con poche risorse a disposizione nei prossimi anni, quando l’Inter sarà costretta probabilmente prima a cedere e poi a comprare, oltre a dover abbassare il monte premi ingaggi. Proprio per questo motivo forse sarebbe stato meglio finire la stagione con Mazzarri e poi pensare magari ad un tecnico come Sinisa Mihajlovic, che è abituato a lavorare sul materiale a disposizione e sull’aspetto tattico. Insomma, sembra proprio una operazione del tutto priva di senso, quella imbastita da Thoir e come tale già apertamente bollata anche dalla tifoseria nerazzurra che sembra già costretta a rimpiangere Moratti.

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