Inter battuta anche dall’Udinese: e ora?

Roberto Mancini

Ancora una sconfitta per l’Inter di Roberto Mancini. Valeva la pena di rischiare il dissesto finanziario per questi risultati?

Il torneo di Serie A continua a vedere una crisi senza fine del calcio milanese. Dopo la sconfitta del Milan a Marassi, in serata anche l’Inter ha ceduto l’intera posta all’Udinese dell’ex Stramaccioni, dopo una gara estremamente deludente. In tanti, ora, iniziano a chiedersi se la sostituzione di Walter Mazzarri con Roberto Mancini, la quale ha allargato ulteriormente la voragine finanziaria che ha spinto l’UEFA a condannare la società nerazzurra a contare solo sui prestiti per il mercato di gennaio, abbia un senso.

Già Ausilio aveva fatto capire come il notevole esborso finanziario cui si era esposta la società per riportare a Milano il tecnico jesino avrebbe impedito all’Inter di operare con forza sul mercato di riparazione. Ora, però, la decisione dell’UEFA rischia di pesare come un macigno, in quanto gli eventuali prestiti accordati dalle altre società potrebbero costare addirittura di più. A partire da quello di Lamela, che continua ad essere additato come possibile obiettivo di gennaio, se veramente il Tottenham si adeguasse all’idea di cederlo con questa formula. Non è un caso che si cominci a parlare di alternative low cost, come quella rappresentata da Salah, spia di una situazione ormai ai limiti di guardia e aggravata dallo stato di una squadra che forse farebbe bene a guardarsi dietro, più avanti. Se prima della partita con i friulani si continuava a parlare di Champions League, ora anche la prossima Europa League sembra una vera e propria chimera.

Proprio il drastico ridimensionamento degli obiettivi, potrebbe poi aprire un altro fronte, quello relativo a Mancini. In base alle notizie riportate da alcuni organi di stampa, il contratto firmato dal tecnico prevederebbe una clausola di rescissione in caso di mancata qualificazione alla Champions League. Una clausola che solleva ulteriori interrogativi, perché se così fosse sarebbe stato molto meglio concludere la stagione con Mazzarri e poi pensare ad una ricostruzione con un tecnico in grado di dare la sua impronta alla squadra  a prescindere dal materiale umano. Specialità in cui Mancini non è mai stato eccelso, limitandosi a schierare in campo giocatori di grande personalità, sia all’Inter che al Manchester City. L’Inter attuale non ha grandi giocatori e probabilmente non potrà averli per un periodo abbastanza lungo. Allora a cosa serve Mancini?

 

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