Uscire da un Mondiale come padroni di casa perdendo 7-1 rapprensenta qualcosa di più unico che raro, specie se accade non ad una piccola nazione priva di storia, ma alla nazionale più titolata calcisticamente del Mondo: il Brasile (l’avversario di questa semifinale la Germania di Loew).
La squadra di Scolari nella sua storia non aveva mai preso più di 3 goal in un Mondiale, mentre la Germania non ne aveva mai segnati più di 4 nella stessa partita, un altro motivo per giudicare incredibile un risultato di una partita sulla carta equilibrata, nonostante le assenze nei verdeoro di Neymar e Thiago Silva.
Ma due assenze così gravi e pesanti (il capitano ed il giocatore più forte del Brasile) non possono però assolutamente spiegare da sole un punteggio così umiliante. I ragazzi di Scolari sono rimasti con la testa negli spogliatoi e si sono sciolti come neve al sole dopo il goal di Muller, al quale sono seguiti quelli di Klose, la doppietta di Kroos, il goal di Khedira ed infine la doppietta di Schurrle nella ripresa, da subentrato. Il goal della bandiera nel finale per i sudamericani è stato siglato da Oscar.
La solidità dei tedeschi in ogni zona del campo rende la Germania finalista la favorita d’obbligo ad oggi per la vittoria del Mondiale, mentre per il Brasile forse il modo in cui è arrivata questa sconfitta può rappresentare un segno che testimonia l’insensatezza di una scelta che ha visto investire tanti soldi per una manifestazione sportiva, di fronte a migliaia di persone che nel suo territorio muoiono di fame, con la gente addirittura cacciata dalle favelas per costruire gli stadi del Mondiale.
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