Perchè quella del Leicester è l’impresa sportiva più grande di sempre

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Ne abbiamo sentite e viste tante di imprese, ne abbiamo analizzate ben 150, ma quella del Leicester sembra non avere eguali. Qui di seguito trovate la classifica delle 10 imprese più grandi di sempre, 7 appartengono al mondo del calcio.

L’obiettivo è quello di stilare una classifica tra le 10 più incredibili. Diversi però sono i fattori che portano quella del Leicester in cima a tutte. Una impresa straordinaria partorita da numerose coincidenze che hanno portato al titolo. Possiamo pensare allo spirito di squadra e la bontà del progetto ma non basta. Ci sono una serie di avvenimenti che hanno reso questa impresa la più straordinaria di sempre.

Per questa classifica sono stati considerati eventi appartenenti a circa 20 sport che avessero come fattore comune la straordinarietà. Siamo arrivati a 150 eventi e in questo articolo parleremo dei primi 10 che hanno del straordinario. Partiamo alla rovescia.

Premessa, ben 7/10 appartengono al mondo del calcio. Ebbene sì, lo sport più amato e seguito proprio perchè è davvero difficile ribaltare i pronostici. Di solito le outsider sono veramente poche, ma esistono. Come nel mondiale del 1954 quando vinse la Germania, che resta pur sempre una grossa e forte selezione. Altra premessa, non è stato considerato lo sport universitario, proprio perchè lontano dai riflettori è più probabile la sorpresa. Stesso motivo per le imprese olimpiche perchè non subiscono la stessa pressione che subisce il calcio a livello mediatico.

Altra nota, non sono imprese di grandi rimonte o imprese. Ma sono conquiste ottenute con una sorpresa costante.

10) Roger Walkowiak, Tour de France 1956

Essendo un sport individuale è più propenso alle imprese, ma questa ha dell’incredibile. Walkowiak era un corridore fuori dai favoriti, sconosciuto, che sfruttò la defezione dei grandi e una fuga bidone ma fu in grado di riprendersi la maglia gialla dopo averla persa, ed è questo che rende l’impresa ancor più straordinaria.

9) Steaua Bucarest, Coppa dei Campioni 1986

La vittoria della Coppa dei Campioni più incredibile oltre quella del Porto di Mourinho. Ebbe una serie di sorteggi uno più fortunato dell’altro. Ma capitalizzò la fortuna quando sconfisse al Camp Nou il Barcellona che si giocava la prima coppa della sua storia. La cosa più straordinaria è che fino a quegli anni la Steaua non aveva raggiunto nessun risultato in Europa, solo una volta i quarti di finale della Coppa delle Coppe, e 10 anni prima.

8) Verona, Scudetto 1985

Lo scudetto più grande nella storia di questo calcio paragonato erroneamente a quello del Leicester. Infatti la squadra italiana partiva già da un livello medio-alta di classifica, a cui si aggiungeva un terzino vice-campione del mondo come Briegel. Ciò non toglie però che nel corso di un campionato fosse siderale da colmare la distanza nei confronti della Juventus di Platini, il Napoli di Maradona, l’Inter di Rummenigge, la Roma di Falcao, ma anche l’Udinese di Zico o la Fiorentina di Socrates…

7) Kaiserslautern, Bundesliga 1998

Altra impresa paragonata a quella del Leicester è quella del Kaiserslautern in Bundesliga. E’ vero che era una neopromossa, ma pur sempre una nobile decaduta. Aveva poi vinto 4 anni prima lo scudetto ed era allenata da Otto Rehhagel.

6) Gustavo Kuerten, Roland Garros 1997

Sono stati molti i tornei di tennis vinti da outsider totali. Da Becker a Wimbledon, a Chang e Wilander al Roland Garros. Eppure ognuno di questi aveva in passato vinto qualcosa il che poteva preannunciare una grossa vittoria. La cosa più assurda è che il Roland Garros fu il primo torneo vinto dal brasiliano, prima non aveva manco vinto un torneo da pochi spiccioli. E soprattutto la prima finale disputata in un torneo.

5) Nottingham Forest, First Division, 1978

Il triennio del Forest, con prima il suo primo titolo inglese e poi le due Coppe dei Campioni, è in sé l’epopea più incredibile nel complesso. Però tra i tre eventi, il più incredibile è il primo. In fondo le due coppe furono vinte da campione inglese. Ma per il campionato l’impresa è quella più grossa perchè vinto da outsider, da neopromossa, senza aver vinto mai niente prima. Vi starete chiedendo il perchè del quinto posto in graduatoria. A differenza del Leicester il Nottingham aveva in rosa due campioni, Shilton titolare nella nazionale inglese e Gemmill stella della nazionale scozzese.

4) St. Louis Cardinals, Major League 2011

Incredibile questa impresa d’oltreoceano dei Cardianals, che rischiarono di essere fuori dai playoff. E poi battuti subito i campioni della loro Division. Fino alla finale con i Rangers, sotto due volte ma riusciti nell’impresa di ribaltare il risultato fino a prendersi le World Series.

3) Danimarca, Europeo 1992

La storia è nota. Nazionale che non si era manco qualificata ma fu richiamata dalla UEFA per sostituire la Jugoslavia in guerra. Impresa che si avvicina a quella del Leicester perchè si trattava di un torneo a 8 squadre con 5 partite sole da giocare, ma la Danimarca era pur sempre una squadra discreta, non una vera outsider, e che in fondo aveva terminato il girone di qualificazione alle spalle della Jugoslavia che 2 anni prima era la quinta nazionale più forte al mondo.

2) Grecia, Europeo 2004

Questa impresa potrebbe occupare a pari merito il primo posto con il Leicester. Era un europeo a 16 squadre, dove la Grecia non solo partiva 15° su 16, ma ebbe anche la sfiga di capitare in un girone di ferro con la padrona di casa, che peraltro battè nella partita inaugurale e anche in finale! Come se non bastasse sconfisse anche la Francia detentrice, e la Rep.Ceca del futuro Pallone d’Oro di quell’anno! Non aveva nessuna stella in campo ed era guidata da Otto Rehhagel, lo stesso del Kaiserslautern…

1) Leicester, Premier League 2016

E finalmente il Leicester. Non vi spiegheremo tutto, ma elencheremo i 10 motivi di questo straordinario successo.Se te ne capita uno sei fortunato, 2, lo sei molto, ma 10…

  • Il Leicester non era nessuno. Assolutamente nessuno. Mai recentemente in lotta per vincere.
  • ll Leicester non aveva nessuno, assolutamente nessuno. Hai voglia a dire che tutte le squadre di Premier sono ricche e competitive. Solo il portiere, Schmeichel (l’unico ad avere il padre in questa speciale graduatoria).
  • Il Leicester proveniva da una salvezza raggiunta all’ultimo. Ma trovandosi giustamente nella zona retrocessione, perché quello era il valore tecnico. Insomma, non era una nobile decaduta. Partiva con l’obiettivo del 15° esimo posto, la salvezza insomma.
  • Tutte, ma proprio tutte le favorite hanno fallito. Chelsea, Manchester United, Manchester City, Arsenal. E il Liverpool ha aspettato troppo a licenziare Rodgers. Povero Tottenham, alla sua migliore stagione degli ultimi 51 anni, eppure…
  • L’entusiasmo. Il Leicester ha avuto una partenza entusiasmante che ha moltiplicato le forze. Di solito alla lunga tendi a scaricarti, dopo marzo le forze tendono a venire meno. Ma invece il tutto non ha fatto altro che aumentare, gestito anche dall’esperienza di Claudio Ranieri, non a casa il prossimo fattore.
  • James Vardy. Uno che non aveva mai fatto nulla di nulla. Bum, esploso di colpo. Tipo Schillaci, ma Schillaci prima della Juventus aveva spaccato con il Messina in Serie B, lui nemmeno quello. Con la voglia di rivincita dovuta anche alle precedenti disavventure giudiziarie.
  • Riyad Mahrez. Miglior assistman e secondo miglior giocatore del campionato. Badate alla straordinarietà: quasi mai una squadra, una qualsiasi, riesce ad avere primo e secondo miglior giocatore del campionato. E quindi (vedi seguente)
  • N’Golo Kantè. Vero fulcro della squadra, corsa e geometrie di centrocampo, e terzo miglior giocatore del campionato. Sì, avete letto bene, il Leicester ha conquistato tutte e tre le posizioni dei 3 migliori giocatori del campionato, più unico che raro.
  • L’incredibile. Ovvero la differenza tra realtà e non realtà. Perché a volte non basta essere semplicemente bravi e sorprendenti, per il semplice fatto che la distanza dai primi è siderale. Così la distanza tra la zona retrocessione e il titolo nel campionato inglese. Circa 17 posizioni da scalare. Dove per vari fattori puoi riuscirne a scalare 13, forse 14, massimo 15. Ma riuscirci, fino alla fine, significa fino alla fine essere riusciti a invertire la logica.

Ulteriori dettagli su questa tematica potete leggerli sul nuovo blog di SNAI.

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