Il calciomercato del Milan procede a rilento, mentre la squadra stenta in America. Cosa farà Galliani?
Il calciomercato del Milan è stato sinora limitato a due parametri zero, Alex e Menez, arrivati dal Paris Saint Germain. Sono ormai lontani i fasti di epoche in cui il diavolo rastrellava il meglio del calcio mondiale e anche la tifoseria rossonera sembra essersi messa il cuore in pace, sperando che almeno nelle prossime settimane possa arrivare qualche rinforzo per una rosa che mostra già la corda. Come dimostrano le disfatte prima con l’Olympiakos e poi con il Manchester City, che hanno cominciato a far squillare i primi campanelli d’allarme.
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Adriano Galliani lo aveva fatto capire abbastanza chiaramente, ma la realtà che vede il Milan dover prima cedere per poi poter sperare di acquistare qualche giocatore non proprio di primo piano, suona comunque amara per una tifoseria abituata sin troppo bene. Se si pensa che il Milan è praticamente bloccato dalla questione Robinho, la cui cessione continua ad essere in alto mare, si può capire come gli stessi tifosi siano ormai in preda alla rassegnazione e non credano neanche molto a qualche grande nome avanzato ogni tanto da una stampa che deve vendere copie e di conseguenza portata ad enfatizzare anche voci prive di sostanza.
Il riferimento è naturalmente a quel Jackson Martinez del Porto che secondo qualcuno sarebbe il sogno di Galliani. Non si riesce in effetti a capire perché il Milan dovrebbe spendere una trentina di milioni per un centravanti avendo già Balotelli in rosa ed essendo impossibilitato a venderlo se non a cifre irrisorie. Mentre invece sarebbe molto più funzionale per il gioco di Inzaghi quel Cerci che però sembra costare troppo per le esauste casse rossonere. La domanda che sorge spontanea a questo punto è: se Cerci costa troppo, come può il Milan accostarsi ad una bottega tradizionalmente cara come quella del Porto?.
Gli ultimi nomi che sono stati fatti, sono quelli di Criscito, per la difesa, Clasie e Brozovic per il centrocampo. Per quanto riguarda l’ex genoano sembra però complicato imbastire una operazione con il Rubin Kazan, altra squadra che non ha bisogno di soldi e che di conseguenza può permettersi di trattare alle proprie condizioni. Le situazioni di Clasie e Brozovic si presentano invece molto diverse: il primo ha disputato un buon mondiale e potrebbe cambiare aria, ma costa molto, il secondo costerebbe meno, ma sembra un giocatore ancora in formazione e quindi da valutare in un campionato più complicato come il nostro. Ancora una volta, però bisogna capire se il Milan può permettersi di spendere cifre importanti se prima non riesce a cedere. .