Nel girone della morte, il Costa Rica si qualifica in anticipo grazie alla vittoria con gli azzurri
Doveva essere il girone della morte, per la presenza di tre supposte grandi del calcio mondiale e girone della morte è diventato, ma con il Costa Rica nella veste del killer. Quello che doveva essere il vaso di coccio tra i vasi di ferro, ha dimostrato una ferrea organizzazione tattica e una capacità di colpire che è totalmente mancata all’Italia di oggi, ancora persa dietro ad un Balotelli imbarazzante e capace di divorarsi la rete che avrebbe potuto indirizzare in altro senso la gara. E quando Bryan Ruiz ha mandato la palla sotto la traversa di Buffon, portando in vantaggio la sua squadra, è stato subito chiaro che il compito degli azzurri sarebbe stato molto difficile.
Sin dall’inizio la partita ha presentato un copione che in pochi si sarebbero aspettati, con Campbell e compagni a fare la gara e l’Italia ad attendere. Per una buona mezz’ora non è successo praticamente nulla, se non un paio di incursioni dei costaricani. Poi ci ha provato Pirlo ad innescare Balotelli, ma l’attaccante milanista ha clamorosamente mancato il bersaglio a tu per tu con il portiere avversario e poi scaricato un tiro potente ma centrale dal limite dell’area, totalmente indisturbato. Sul finire del tempo è stato poi l’arbitro, il cileno Osses a graziare gli azzurri, sorvolando su un netto fallo di Chiellini su Campbell, che ha fatto letteralmente infuriare la panchina avversaria. La rete di Ruiz ha però calmato le acque e mandato le squadre negli spogliatoi con un risultato che in pochi si sarebbero attesi.
Il secondo tempo ha visto Prandelli cercare di mutare l’atteggiamento dei suoi uomini, con l’innesto di Cassano al posto di Thiago Motta, ma il barese ha subito fatto capire di essere in giornata negativa. E’ toccata poi a Insigne, al posto di Candreva, e a Cerci, subentrato a Marchisio, ma anche con una inquadratura più offensiva la produzione è stata limitata al minimo. All’attivo della nostra squadra soltanto una bella conclusione dalla distanza di Darmian e una punizione di Pirlo, mentre dall’altra parte è stato Brenes a sfiorare la rete del raddoppio prima del triplice fischio di Osses. Ora l’Italia dovrà giocarsi tutto con l’Uruguay, ma soprattutto dovrà ritrovare un minimo di ispirazione, se vorrà proseguire la sua avventura